Ho avuto il piacere di conoscere e poter apprezzare l’operato e la capacità di Massimo durante l’inaugurazione della mostra fotografica permanente “Mediterraneum” presso il Nelson Mandela Forum di Firenze, parte integrante delle celebrazioni – volute fermamente dal suo Presidente Massimo Gramigni – per il Centenario dalla nascita di Mandela.
Le fotografie di “Mediterraneum” (Operazione Mare Nostrum) sono esposte in formato extra large, 5 m x 3, e vi si può ammirare anche la foto del Barcone, con cui Massimo si è aggiudicato il prestigioso premio “World Press Photo” nel 2015. National Geographic ha realizzato un documentario ricercando nel mondo “quegli immigrati” che l’indomito Massimo Sestini, dopo giorni e giorni di attesa, ha immortalato dall’elicottero della Marina Militare proprio in un punto di Zenit perfetto.
Brand Ambassador
Dal 1982 Canon ha eletto Massimo Sestini suo Brand Ambassador. I progetti più importanti di Massimo sono stati realizzati con macchine fotografiche Canon: “grazie a qualità, ricerca e sistema EOS…ho potuto scattare le prime fotografie, in piana notte al chiaro di luna, ad un veliero della Marina Militare in navigazione in mezzo al mare, e da un elicottero in movimento anche il Barcone degli immigrati che dal Sud Africa approdavano sulle coste italiane”.
Zenit perfetto
Come racconta Sestini “…dall’alto la visione delle cose è completa e si vede un’altra realtà che non è altrimenti percepibili; certo bisogna essere pronti, sempre sul posto e nella posizione migliore, aspettando con pazienza giorni, settimane, persino mesi”– come nel caso del Barcone degli immigrati – solo perché tutto sia perfetto”.
“La giusta distanza è basilare se si vuole entrare davvero nei fatti. È fondamentale cogliere lo Zenit ortogonale”
Massimo Sestini
Il suo lavoro è sempre stato fatto di ore e ore di attese e appostamenti, in condizione climatiche favorevoli o avverse.
Chi è Massimo Sestini
Nato a Prato, in Toscana, il 24 aprile del 1963, è considerato uno dei fotografi e ‘paparazzi’ più famosi ed autorevoli in Italia.
Dove tutto è cominciato
Sin da giovane si è dedicato alla fotografia, sua grande espressione artistica. Inizialmente si dilettava a scattare foto agli amici, durante le feste organizzate per incontrarsi e divertirsi.
Il 25 aprile del 1979, durante il concerto di Lucio Dalla all’allora Stadio Comunale di Firenze (poi divenuto Artemio Franchi), il giovane ragazzo di 16 anni si presenta da Massimo Gramigni – altrettanto giovane con i suoi 22 anni, ma già cacciatore di talenti e organizzatore di eventi, che allora lavorava per conto della Cooperativa Radio Cento Fiori – che lo fa diventare il Fotografo Ufficiale del Concerto.
Com’è proseguito
Alla fotografia ha dedicato la sua vita personale e professionale, divenendo un inarrestabile giornalista e fotocronista a partire dalla testata “La Nazione”. Ha anche contribuito come fotoreporter per numerose riviste come “Panorama”, “Gente”, “Oggi”, “L’Espresso”, “Il Corriere della Sera” e così via.
Il suo primissimo scoop risale al 1984, con gli scatti all’interno del rapido 904 subito dopo “la strage di Natale”. Alcune sue inquadrature sono divenute celebri come fotografie di cronaca: Licio Gelli in prigione a Ginevra o la principessa Diana in bikini; inoltre, il suo occhio attento ha fotografato alcuni dei più drammatici eventi di cronaca nazionale, come il disastro di Moby Prince o le foto aeree degli attentati a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino.
La foto vincitrice del World Press Photo Award 2015 (Il barcone degli immigrati, in copertina a questo post) è parte di un progetto più ampio – Operazione Mare Nostrum – realizzato in collaborazione con la Marina Militare Italiana.
Il calendario 2016 per la Polizia di Stato, con fotografie in pianta ortogonale dal cielo (dallo zenit) e da sottoterra (dal nadir), è stato realizzato nonostante una valanga sotto la neve che ha sepolto vivi tutti i presenti.
Una piccola parte delle immagini pubblicate sui giornali di tutto il mondo è stata recentemente esposta in una mostra, esposta al Quirinale e inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal titolo “Crepuscoli d’Italia”, con viste dagli elicotteri della Polizia di Stato. La mostra ha poi proseguito il suo viaggio verso il Museo d’Arte Multimediale di Mosca per poi arrivare ad Hanoi in Vietnam.
“L’aria del tempo” è la mostra antologica degli ultimi 40 anni di Storia d’Italia vista dal cielo, recentemente esposta a Roma, Milano.
L’amore per il mare è sempre stata una delle grandi passioni di Massimo Sestini e la volontà di essere vicino a tale distesa d’acqua lo ha portato a divenire istruttore di windsurf.
È seguitissimo su Instagram e possiede un sito personale sul quale posta tutti i suoi scatti.
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